L’Hatha Yoga è spesso definito come Yoga del sole e della luna:
Ha si riferisce infatti all’energia maschile del sole, Surya, che scorre nel canale energetico destro del nostro corpo, detto Pingala, mentre Tha ne rappresenta la controparte femminile e lunare, Chandra, presente nel canale energetico di sinistra, Ida.
Il canale centrale dove avviene la loro unione e lungo il quale l’energia della Kundalini-Shakti può risalire è la cosiddetta Sushumna,
Lo scopo dell’Hatha Yoga è quello di ricondurre in armonia queste due polarità, riequilibrare le opposte energie Non e Yang, che animano ogni cosa, trascendere la dualità.
Origini e filosofia dell’Hatha yoga
Il fondatore dell’Hatha Yoga è ritenuto essere Swami Goraknath, che visse intorno al XII secolo e, secondo la leggenda, fu allievo diretto di Matsyendra, nonché manifestazione del Dio Shiva. A lui sono attribuite due opere: lo Hathayoga, non pervenutoci, e la Goraksasataka, che consta di 101 versi che descrivono i punti salienti della disciplina.
Tra i testi principali dedicati a questa dottrina, fondamentale è lo Hatha Yoga Pradipika, che letteralmente significa “la lanterna dello Yoga”, composto intorno al XV secolo d.C. da Swami Svatmarana, discepolo di Goraknath. Altri due testi classici di riferimento sono la Gheranda Samitha, il “compendio di Gheranda”, scritto nel XVII secolo, e la Shiva Samitha, “il compendio di Shiva”, che si sviluppa sotto forma di dialogo fra la divinità e la consorte Parvati.
Le tecniche dell’Hatha Yoga
L’Hatha Yoga si basa principalmente sull’esecuzione di posizioni (asana) e tecniche di respiro (Pranayama) e lo si considera il capostipite di tutti gli stili di yoga più moderni.
Lo yoga è sempre il fine e il mezzo per raggiungere lo stato di beatitudine.
Durante la lezione vengono proposte diverse posizioni (asana). A queste vengono affiancate una serie di tecniche di respirazione (pranayama) che aiutano a far circolare liberamente l’energia (prana) all’interno del corpo, riconoscendo la stretta connessione tra corpo fisico e corpo energetico e l’influenza reciproca che questi due aspetti hanno.
Per garantire l’equilibrio e l’armonia fra le polarità è necessario uno sforzo tanto fisico quanto mentale, che possa gradualmente condurre alla libertà.
I benefici dell’Hatha yoga
La pratica dell’Hatha Yoga, dunque, apporta al praticante benefici sia a livello fisico sia a livello mentale.
Nel primo caso, il lavoro di allungamento muscolare, mobilizzazione articolare e ossigenazione dei tessuti aiuta a prevenire e curare le principali problematiche fisiche, fra cui mal di schiena, cervicalgie o fastidi lombari, derivati da cattive abitudini posturali, da sedentarietà o mancata consapevolezza corporea. A livello più sottile, favorisce l’eliminazione di tossine, rallenta i processi di invecchiamento e migliora il funzionamento interno degli organi e dei diversi apparati del corpo.
L’attenzione alla respirazione, in particolar modo alla respirazione yogica completa che consiste in una attivazione consapevole del diaframma, comporta al tempo stesso riscontri sul piano fisico e su quello mentale: allevia i sintomi e la percezione dello stress, risulta efficace contro ansia e attacchi di panico e favorisce la gestione e l’accettazione delle emozioni e una maggiore capacità di concentrazione.
In generale, favorisce il cambiamento di alcune abitudini e apporta effetti positivi al benessere e alla salute del sistema corpo-mente, qualunque siano l’età e la condizione fisica di partenza, e fornisce strumenti e tecniche grazie ai quali l’individuo sia in grado, attraverso la pratica e l’esperienza, di modulare le energie e ritrovare il proprio equilibrio psico-fisico.
La pratica Hatha Yoga
Possiamo considerare l’Hatha Yoga la radice di tutti gli stili di Yoga moderni, basati sull’esecuzione di asana sequenziate l’un l’altra.
La pratica Hatha rimane più lenta, le posizioni vengono mantenute per tempi prolungati, si presta molta attenzione alle tecniche di
respirazione e i praticanti, anche poco esperti, possono avvicinarsi gradualmente al lavoro fisico ed energetico che lo yoga comporta.
A grandi linee, la struttura classica di una lezione di Hatha Yoga ha durata di un’ora e prevede:
- un momento di raccoglimento iniziale;
- un riscaldamento iniziale (es. riscaldamento articolare e Saluto al sole classico);
- la pratica di asana vera e propria (generalmente l’ordine vuole posizioni in piedi, estensioni indietro, torsioni, piegamenti in avanti e inversioni);
- un rilassamento finale e/o una parte di meditazione.
Per quante sfumature e differenti modalità di esecuzione si possano incontrare, lo Yoga è sempre un percorso di scoperta, di consapevolezza e di piena presenza.
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