Piedi e caviglie, ricostruiamoci dalle fondamenta

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Ci si rende conto di avere alcune parti del corpo e dell’importanza che hanno, solo quando iniziano a fare male. Questo è sicuramente il caso dei piedi e delle caviglie, un po’ come il naso, quando siamo raffreddati e ricordiamo con nostalgia dei bei tempi in cui respirare era facile e scontato!

Se passate molto tempo in piedi, avete le caviglie rigide o fragili, soffrite di fascite plantare (irrigidimento di una fascia di tessuto sotto il tallone), avete il piede piatto, siete incinta o semplicemente avete i piedi stanchi, le pose yoga di questo articolo possono riportare la gioia nelle vostre camminate! Sono pose che rinforzano e distendono, sia i piedi sia le caviglie, ma se proprio i vostri piedi hanno bisogno di una pausa, rilassateli distendendo le gambe al muro.

 

Pose yoga per piedi e caviglie

 

  1. L’Aquila (Garudasana)

Garuda (una divinità con sembianze d’aquila) è definita come “il fuoco dei raggi del sole che tutto brucia”. Ed è proprio questa la sensazione che potreste provare in questa posa, dove i muscoli delle gambe lavorano a pieno regime.

State certi che questa posa rinforzerà e distenderà le vostre caviglie mentre lavorerete sul vostro equilibrio e la vostra attenzione.

Esecuzione: Partite dalla posa della Montagna e portate le mani ai fianchi; piegate dolcemente le ginocchia e portate il peso sul piede destro mentre accavallate la gamba sinistra sulla destra. Puntate l’alluce sinistro e avvolgetelo dietro al polpaccio destro, agganciandolo saldamente dietro la caviglia per assicurarvi l’equilibrio.

Allungate le braccia ai lati del corpo e inspirate. Espirando incrociate le braccia di fronte a voi, con il destro sopra il sinistro, piegate i gomiti e muovete i dorsi delle mani uno contro l’altro fino a incrociarsi, posizionate le dita della mano sinistra sul palmo della destra. Sollevate le braccia fino ad allinearle alle spalle.

Tenete la posa per 3-5 respiri prima di tornare nella posa della Montagna e ripetere dall’altro lato.

Modifiche: Se non riuscite ad avvinghiare il piede al polpaccio, concentratevi sul premere la parte alta delle gambe insieme e cercate di tenere il piede di taglio alla gamba che vi sostiene. Se la tensione alle spalle vi impedisce di unire le mani, cercate di fare quello che potete tenendo le dita attive.

 

  1. L’Affondo Alto (Utthita Ashwa Sanchalanasana)

 

In una sola posa tanti benefici: allunga la colonna, apre il petto, fortifica le gambe e ci costringe a bilanciare il peso sui piedi, stabilizzando le caviglie.

Esecuzione: Dal Cane a testa in giù, unite i piedi e portate il destro avanti tra le mani. Distendete la gamba destra dietro di voi, appoggiando sull’avampiede. Allineate il ginocchio e la caviglia sinistra, le mani sono poggiate a terra ma in linea con le spalle. Affondate il pube verso il pavimento e attivate l’addome.

Inspirando distendete le braccia davanti a voi e piano piano sollevatele sopra di voi: immaginate di dover rimettere il sole nel cielo. Allineate le braccia alle orecchie, l’addome è forte, il respiro fluido. Guardate verso il cielo e tenete per 3-5 respiri. Dopodiché riappoggiate le mani a terra e tornate nel Cane a testa in giù per ripetere tutto sull’altro lato.

Modifiche: Se avete subito dei traumi alla caviglia o sentite che la posa è troppo impegnativa a livello muscolare, tenete le mani a terra o su due blocchi. Se appoggiate il ginocchio della gamba posteriore a terra, vi godrete un leggero stretching.

 

  1. Il Fulmine (Vajrasana)

 

Questa posa prepara il corpo per quella dell’Eroe ed è ottima sia per meditare sia per lavorare sulla respirazione.

Oltre ad allungare e distendere piedi e caviglie, Vajrasana permette l’allungamento dei quadricipiti e delle ginocchia e, non meno importante, aiuta la digestione.

Esecuzione: sedetevi sui talloni, con i piedi ben centrati e tutte e dieci le ditina in appoggio al pavimento. Rilassate il costato tenendo la schiena lunga e distesa; entrambe le mani poggiano sulle cosce, palmi su o giù. Unite le punte dei pollici a quelle degli indici in Jnana Mudra.

Rilassate i muscoli del viso, e portate l’attenzione ai vostri canali energetici interni, in un viaggio introspettivo seguite Sushumna Nadi, il canale energetico del corpo, parallelo alla colonna vertebrale. Ascoltate il vostro respiro e concentrate la mente sul qui e ora. State per 1-5 minuti o di più.

Modifiche: Se caviglie o dorso del piede fanno male, posizionate sotto di voi una coperta piegata; se il problema sono le ginocchia, sistemate tra cosce e polpacci una copertina fine che eviti al ginocchio di piegarsi completamente.

 

Come sempre spero che questi consigli vi aiutino e migliorino le vostre giornate, liberandole dai piccoli fastidi che ogni tanto si presentano.

Prendetevi cura di voi, buona pratica.