Continuiamo il nostro cammino con i passi fondamentali della dello Yoga “Gli aforismi sullo Yoga” di Patanjali i quali, come abbiamo già accennato, costituiscono la prima vera opera organica della storia della letteratura di questa millenaria disciplina.
21.
Coloro che si applicano con intensità e determinazione hanno maggiori possibilità di raggiungere lo scopo.
22.
Le probabilità di successo variano a seconda dei diversi livelli di impegno.
23.
E’ possibile realizzare lo scopo anche attraverso la rinuncia al frutto delle azioni e la devozione al Divino.
24.
Dio è la realizzazione dell’Essenza Suprema; è un’entità totalmente libera da conflitti. Egli non è influenzato dalle azioni ed è immune dalla concatenazione delle cause e degli effetti.
25.
Egli è la sorgente di ogni forma di consapevolezza.
26.
Egli è il Maestro di tutti i Maestri, senza alcuna limitazione temporale.
27.
Egli è rappresentato dalla sacra sillaba OM.
28.
Il mantra OM va ripetuto con costanza, in modo sentito, essendo consapevoli del suo più pieno significato.
29.
La meditazione che comporta la ripetizione del mantra OM ha il potere di rimuovere ogni ostacolo che si frappone alla realizzazione del sè interiore.
30.
Gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione sono: la malattia, l’apatia, la pigrizia mentale, l’indulgenza al dubbio, l’indisciplina, la mancanza di perseveranza e l’indolenza.
31.
Questi impedimenti sono sempre accompagnati da sconforto, disperazione, irrequietezza e respirazione irregolare.
32.
E’ possibile prevenire l’insorgere di questi impedimenti applicando la nostra attenzioneindivisa a un unico principio.
33.
La mente si dispone favorevolmente e si rasserena coltivando l’amicizia, la compassione, l’apprezzamento e l’indifferenza nei confronti del piacere come del dolore.
34.
E’ anche possibile acquietare la mente attraverso una lenta espirazione ed essendo passivi nella fase di insiparzione.
35.
Oppure, ancora, concentrando la propria attenzione su di un oggetto, su aiuta la mente a mantenersi calma e vigile allo stesso tempo.
36.
Si può anche realizzare la quiete osservando la luce interiore che cancella ogni affanno.
37.
Un’altra possibilità è la contemplazione di un maestro illuminato che è libero dai desideri e da ogni attaccamento o la contemplazione di un oggetto divino.
38.
Oppure, si può meditare sull’esperienza del sogno o sulla conoscenza che può emergere durante il sonno.
39.
O, ancora, si può meditare su ogni oggetto che possa favorire l’acquietamento della mente.
40.
Il controllo della contemplazione consente di sviluppare il potere su ogni cosa, dalla più piccola particella di materia agli aggregati più complessi.
21.
Coloro che si applicano con intensità e determinazione hanno maggiori possibilità di raggiungere lo scopo.
22.
Le probabilità di successo variano a seconda dei diversi livelli di impegno.
23.
E’ possibile realizzare lo scopo anche attraverso la rinuncia al frutto delle azioni e la devozione al Divino.
24.
Dio è la realizzazione dell’Essenza Suprema; è un’entità totalmente libera da conflitti. Egli non è influenzato dalle azioni ed è immune dalla concatenazione delle cause e degli effetti.
25.
Egli è la sorgente di ogni forma di consapevolezza.
26.
Egli è il Maestro di tutti i Maestri, senza alcuna limitazione temporale.
27.
Egli è rappresentato dalla sacra sillaba OM.
28.
Il mantra OM va ripetuto con costanza, in modo sentito, essendo consapevoli del suo più pieno significato.
29.
La meditazione che comporta la ripetizione del mantra OM ha il potere di rimuovere ogni ostacolo che si frappone alla realizzazione del sè interiore.
30.
Gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione sono: la malattia, l’apatia, la pigrizia mentale, l’indulgenza al dubbio, l’indisciplina, la mancanza di perseveranza e l’indolenza.
31.
Questi impedimenti sono sempre accompagnati da sconforto, disperazione, irrequietezza e respirazione irregolare.
32.
E’ possibile prevenire l’insorgere di questi impedimenti applicando la nostra attenzioneindivisa a un unico principio.
33.
La mente si dispone favorevolmente e si rasserena coltivando l’amicizia, la compassione, l’apprezzamento e l’indifferenza nei confronti del piacere come del dolore.
34.
E’ anche possibile acquietare la mente attraverso una lenta espirazione ed essendo passivi nella fase di insiparzione.
35.
Oppure, ancora, concentrando la propria attenzione su di un oggetto, su aiuta la mente a mantenersi calma e vigile allo stesso tempo.
36.
Si può anche realizzare la quiete osservando la luce interiore che cancella ogni affanno.
37.
Un’altra possibilità è la contemplazione di un maestro illuminato che è libero dai desideri e da ogni attaccamento o la contemplazione di un oggetto divino.
38.
Oppure, si può meditare sull’esperienza del sogno o sulla conoscenza che può emergere durante il sonno.
39.
O, ancora, si può meditare su ogni oggetto che possa favorire l’acquietamento della mente.
40.
Il controllo della contemplazione consente di sviluppare il potere su ogni cosa, dalla più piccola particella di materia agli aggregati più complessi.