Aforismi sullo Yoga (tratti da Yoga Sutra – Patanjali)

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Gli aforismi sullo Yoga di Patanjali costituiscono la prima vera opera organica della storia della letteratura su una disciplina che, anche in Occidente, è praticata da un numero sempre pi๠elevato di persone, di qualsiasi età e classe sociale.
Lo yoga è, prima di tutto, una disciplina e presuppone quindi un atteggiamento di apertura. Questo significa, essenzialmente, che chi intraprende questa via deve essere pronto a imparare.
Affrontato con questa disposizione d’animo, lo yoga diviene un percorso di conoscenza e di crescita, che coinvolge tutti gli aspetti dell’esistenza a livello fisico, mentale e spirituale.
Gli aforismi di Patanjali, rappresentano un punto di partenza nel quale far permeare tutti gli eventi e tutto ciಠche la vita ci mette di fronte, sono i consigli della disciplina pi๠antica del mondo.
Capitolo 1
SAMADHI PADA
1.
Ora, la disciplina dello yoga.
2.
Yoga è la sospensione delle attività della mente.
3.
In questa dimensione, lo yogi trova dimora in se stesso.
4.
Negli altri stati, egli si identifica con le modificazioni della mente.
5.
Le modificazioni della mente sono cinque e possono essere dolorose o non dolorose.
6.
Esso sono: corretta conoscenza, illusione, immaginazione, sonno e memoria.
7.
La corretta conoscenza puಠderivare dalla percezione diretta, dalla delusione o dalle parole di un illuminato.
8.
La conoscenza illusoria deriva da una distorsione della realà .
9.
L’immaginazione è priva di sostanza realein quanto si fonda su fantasie mentali.
10.
Il sonno è l’assenza di ogni attività di pensiero
11.
La memoria è la rievocazione di esperienze passate.
12. (punto molto importante ndr)
La pratica e il distacco dal desiderio sono i mezzi con cui si realizza il contenimento delle modificazioni della mente.
13.
La pratica è la costante ricerca della quiete rispetto alle modificazioni della mente.
14.
La pratica consapevole e pazientemente ripetuta consente di contenere le modificazioni.
15.
Il distacco dal desiderio si realizza attraverso la pratica della rinuncia.
16.
Lo stadio supremo di distacco dal desiderio si realizza quando si trascendono le qualità della natura e si raggiunge la percezione del se.
17.
La pratica e il distacco dal desideri consentono di sperimentare quattro tipi di SAMADHI (Il samadhi è l’ultimo degli otto stadi del percorso conoscitivo dello yoga): il ragionamento, la riflessione, la beatitudine, e la percezione della pura essenza.
18.
Il vuoto che deriva da quest esperienze è un’altra forma di samadhi. Le impressioni non manifeste tendono a rimanere sotto il livello di coscienza ma possono emergere creando fluttuazione e disturbando la purezza della consapevolezza di sè
19.
In questo stato, è possibile l’esperienza della trascendenza dal corpo o la fusione con la natura, il che puಠportare all’isolamento.
20.
E’ necessario praticare con fiducia e perseveranza, con concentrazione e ricettività , capacità di discriminazione, forza fisica e morale.
Questi sono i primi 20 passi di questo cammino, tra qualche giorno, proseguiremo il nostro percorso tra gli aforismi di Patanjali