Ci sono momenti della vita in cui, semplicemente, ci si sente giù. A volte il motivo è chiaro ed il malessere è circostanziato ad un pensiero negativo. Altre volte la sensazione di malessere e di inadeguatezza è talmente diffusa da non riuscire a darle una forma, una circostanza, un colore. È un tutt’uno ed entra a far parte del nostro quotidiano manifestandosi con svogliatezza, fatica ad addormentarsi o a svegliarsi, noncuranza, desiderio di isolamento, aumento o diminuzione dell’appetito, senso di inutilità, perdita di concentrazione e molto altro.
Il primo passo è quello di riconoscere la propria sensazione quindi, anche solo fermarsi o chiedere ad un professionista, può aiutarci a delineare questa forma di tristezza e a trovare gli strumenti necessari per rispondere al periodo nero.
Lo yoga, unito ad una grande forza di volontà e a persone care pronte a sostenerci, può aiutarci a sconfiggere la depressione, anche attraverso l’aiuto di rimedi naturali.
Perché lo yoga può aiutare a combattere la depressione?
Come abbiamo già raccontato in altri articoli pubblicati sui siti del nostro Centro (come quello sul “malessere da primavera” o quello sullo stress, lo yoga ha la caratteristica di allentare la tensione di corpo e mente e prevenire o curare stati di malessere dovuti ad un periodo intenso o faticoso.
Infatti coloro che soffrono di depressione mettono inconsciamente sotto pressione il proprio sistema nervoso simpatico producendo così alte quantità di cortisolo, un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali che, in caso di iperproduzione, può essere riepquilibrato. Spesso per farlo si ricorre ai medicinali ma c’è anche un altro modo (o perlomeno un metodo integrativo) che comprende la pratica di yoga. Infatti, secondo un esperimento condotto presso la Benares Hindu University di Varanasi in India, condotto su due gruppi di persone con sindrome depressiva, lo yoga può davvero aiutare poiché ha dimostrato che chi praticava yoga quotidianamente guariva più velocemente.
Lo studio prova anche la grande forza interiore insita nell’individuo che vuole migliorarsi e che riconosce il problema di fondo. Infatti, secondo lo yoga, ogni esperienza, che sia positiva o che sia negativa, insegna qualcosa quindi, anche in caso di malessere tutto sta a riuscire ad affrontarlo e ad accoglierlo per migliorarsi e andare avanti.
Le Asana più indicate per combattere la depressione
1- Adho Mukha Svanasana: il cane a faccia in giù
Parti dalla posizione del gatto, a quattro zampe con le spalle sopra i polsi e il bacino sopra le ginocchia. Espirando premi le mani a terra e distendi le gambe portando i glutei verso il cielo. A questo punto cerca di rilassare la schiena e di portare tutto il peso del corpo verso l’indietro. Se riesci porta i talloni a terra, altrimenti mantienili sollevati. Rimani in questa posizione per 10 respiri completi.
2- Paschimottanasana: la posizione della pinza
Parti da Dandasana, la posizione del bastone, ovvero seduto con le gambe distese frontalmente ed il busto eretto. Inspirando allungati verso l’alto con le mani e nella successiva espirazione piegati in avanti. Se riesci con le mani afferra gli alluci, altrimenti appoggiale sulle tibie o sulle caviglie. Una volta entrato nella posizione respira profondamente e cerca di allungarti in avanti, non verso il basso. Il piegamento è solo una conseguenza di un corretto allungamento in avanti. Rimani in questa posizione per 20 respiri completi.
3- Halasana: la posizione dell’aratro
Una volta uscito da Paschimottanasana, rotola sulla schiena e porta i piedi oltre la testa, distendi le gambe e porta i glutei verso il cielo. Le mani invece vanno dalla parte opposta delle gambe e le dita si intreccia. In questa posizione è importante tenere il petto aperto ed evitare tensione nella zona delle spalle. Per facilitare la posizione puoi mettere un tappetino ripiegato sotto le spalle in modo da rendere meno intenso il piegamento a cui viene sottoposto il collo. Rimani in questa posizione per 10 respiri completi.
4- Ananda Balasana: la posizione del bambino felice
Appoggia la schiena a terra, porta le ginocchia al petto e con le mani afferra i piedi. Questa posizione è chiamata il bambino felice perché viene assunta molto spesso dai bambini quando giocano spensierati. Rimani in questa posizione per 20 respiri profondi e cerca di ricordarti quando eri un bambino e giocavi contento, senza pensieri.
5- Savasana: la posizione del cadavere
Distenditi a terra e lascia che le gambe si rilassino verso l’esterno, le mani sono rivolte verso il cielo e rilassati completamente per ben 5 minuti nel rilassamento finale.