I mantra nello Yoga

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Per cominciare spieghiamo il significato della parola Mantra, essa deriva dal sanscrito ed è composta da due parole: manas=mente e trayati=liberare. Per tanto Mantra vuol dire liberare la mente, ma da cosa? dall’energia illudente. I mantra sono delle brevi ma molto potenti formule sonore in grado di trasformare ed elevare la coscienza, con i mantra siamo in grado di dominare le funzioni mentali mettendoci in connessione con il grande potere che è in noi, possiamo chiamarlo Signore Supremo o Sé interiore, ma stiamo comunque evocando la nostra parte migliore.

I mantra vengono ripetuti come dei canti per un numero pari a 108 volte, la ripetizione crea una spirale di energia che conduce tutti i nostri pensieri verso la sfera spirituale trasformandoli e purificandoli, conferendo un enorme beneficio a livello spirituale, mentale e fisico. I mantra sono formati da sillabe in lingua sanscrita, i Bija Mantra cioè i ‘semi’ rappresentano il mantra ridotto all’essenziale, racchiuso in una sola sillaba e sono potentissimi, i principali sono associati agli elementi della natura.

Etere, aria, fuoco, acqua e terra, i cui suoni sono Ham, Yam, Ram, Vam e Lam.

I mantra nella pratica dello yoga vengono adoperati appunto per stabilire una connessione con la nostra parte più nascosta, essi   con le vibrazioni prodotte dalla ripetizione a voce alta, agiscono anche sul piano fisico permettendo alla coscienza di staccarsi dal piano sensoriale.

Nello yoga un Bija mantra molto usato è l’OM (AUM), esso è composto da 3 lettere, A=veglia, associato alla creazione, Brahama, U=sogno associato alla conservazione, Vishnu, M=sonno profondo associato alla distruzione, Shiva. Intonare l’ OM aiuta a rilassarsi, mantenendo comunque un attenzione vigile e consapevole, in una posizione comoda, con la schiena dritta e le gambe nella posizione del Loto, ci prepariamo a lasciar fluire il respiro liberamente e profondamente. Il suono A è gutturale, mentre la U si ottiene dal movimento in avanti della lingua, ma è importantissima la vibrazione della M al termine del canto del mantra. Per attivare il Prana la A corrisponde alla fase respiratoria addominale, la U a quella toracica e la M a quella clavicolare.

om canto

Come l’ OM, un altro mantra usato nello yoga è il Maha mantra, considerato il mantra supremo:

Hare Krishna-Hare Krishna-Krishna Krishna-Hare Hare-Hare Rama-Hare Rama-Rama Rama-Hare Hare.
(O Signore che attrai e dai piacere a tutti, o energia del Signore, Ti prego, concedimi il puro servizio devozionale di Amore.)
Hare= colui che ci rubò il cuore, Krishna (colui che affascina tutti e ci attira a sé,  la figura più importante, rappresenta la conservazione dell’Universo.) e Rama (colui che ci riempie di gioia permanente, rappresenta la profonda gioia che risiede in noi) sono 2 nomi della Persona Suprema. Secondo un tradizione indiana quando il Signore creò l’uomo decise di rubargli il cuore e di nascondersi dentro. Cantando questo mantra cerchiamo di ristabilire un contatto con il nostro cuore e quindi con la nostra spiritualità, purificando il corpo e la mente dalla spazzatura dei pensieri e dei ‘mostri’ interiori.
chant geor harrison