Le leve e la nostra evoluzione
“Datemi una leva e vi solleverò il mondo” In questa frase di Archimede troviamo il principio fondamentale della nostra evoluzione.
Naturalmente anche nelle discipline del Pilates e dello Yoga abbiamo un uso molto intenso del principio di Leva.
Possiamo in alcuni esercizi attraverso certe varianti, aumentare o diminuire la forza o la forza resistente a favore od a sfavore dello sforzo, per ottenere uno sviluppo delle discipline in maniera uniforme e graduale.
Un esempio?
Provate a fare l’esercizio Hundred
– Prima cominciate con le gambe vicine al petto piegate a 90° (noterete un certo lavoro muscolare)
– Poi proseguite spostando le gambe sempre a 90° più in avanti, lontane dal petto (noterete un aumento del lavoro e della tenuta muscolare)
– Ora invece provate ad allungare le gambe tenerle tese e lontane dal petto a 45° rispetto al pavimento (noterete il grandissimo sforzo che dobbiamo fare per non crollare al pavimento 🙂 )
Provate ogni tanto a far caso a questi aspetti che ci sembrano ovvi ormai, e mettetevi nei panni degli uomini primitivi i quali hanno capito dopo magari moltissimi tentativi che con un bastone ed un punto di appoggio potevano spostare dei grandi pesi migliorando notevolmente la qualità del loro lavoro.
Termine fisico di leva: Una leva è uno strumento semplice che trasforma il movimento. Essa è composta
da due bracci solidali (uniti insieme fra loro), cioè che ruotano nello stesso angolo e con la stessa velocità angolare, incernierati per un’estremità a un fulcro, attorno al quale sono liberi di ruotare.
Voi vi starete chiedendo, ma per quale motivo facciamo riferimente alle leve scomodando addirittura tutta la nostra evoluzione?
Perchè semplicemente tutto il nostro organismo si muove all’interno di principi regolati dalle leve, insomma siamo strutturati per essere delle leve umane 🙂
Ma ancora di più possiamo aggiungere che tutto il nostro mondo è incernierato al principio di leva.
Proviamo a fare qualche esempio?
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Classificazione di leve:
– leve di primo genere: il fulcro si trova tra le due forze;
– leve di secondo genere: la forza resistente si trova tra fulcro e forza applicata (o potenza);
– leve di terzo genere: la forza applicata (potenza) si trova tra fulcro e forza resistente;
Nella descrizione della leva di terzo genere abbiamo l’esempio di come funziona il movimento del braccio:
la forza applicata, il bicipite, collegato dal tendine alla tuberosità dell’osso radio, il fulcro sarebbe il gomito
e la forza resistente un eventuale peso nella mano (o il peso della mano stessa).
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