Esercizi yoga per attivare il primo chakra

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Cos’è il primo chakra e come riattivarlo se bloccato? Come abbiamo visto in questo nostro articolo i chakra sono centri energetici e di forza che si trovano nel corpo umano. Anche se normalmente se ne individuano solo 7, in realtà sono a migliaia. I 7 più noti sono i “nodi” principali ai quali si associano un colore, una simbologia particolare, un organo del corpo ma anche una pietra. Oggi scopriamo qualcosa in più sul primo chakra, anche detto Muladhara e come riattivarlo se “bloccato”.

Perchè i chakra si bloccano

Lo squilibrio dei 7 chakra a volte è tale da dire che sono “bloccati”, come se un grande cancello impedisse all’energia vitale di scorrere fluidamente nel corpo. Vi sono tantissime situazioni che possono portare ad un blocco dei chakra: ostacoli improvvisi tra i quali vi sono malattia, scarsa autostima, depressione, stress, soppressione della sessualità, dolore, problemi finanziari e molti altri.

Che cos’è Muladhara: il primo chakra

Il primo chakra è il fondamento e la radice del sistema energetico di tutto il sistema dei chakra. Per questo si dice “chakra della radice”.

Dove si trova il primo chakra

Si trova alla base della colonna vertebrale, all’altezza dell’osso sacro. Attraverso il centro della base, l’energia viene raccolta dalla terra e dalla natura e in seguito trasformata.

Il simbolismo del primo chakra

Nell’Induismo il chakra della radice viene tradizionalmente rappresentato con quattro petali e un quadrato (simbolo della terra). Secondo la dottrina dello yoga, l’energia Kundalini risiede nel chakra radice. Se la base è stabile, l’energia vitale può ascendere attraverso gli altri chakra, accelerando così lo sviluppo della personalità.
Il suo colore è il rosso.

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Come riattivare il primo chakra con lo yoga: le asana migliori

Come detto, ci sono dei momenti in cui il nostro flusso di energia risulta bloccato. Questo crea malessere diffuso e una impossibilità a vivere la vita a pieno. Per questo è importante intervenire per riattivarlo. Scopriamo come fare per riattivare il primo chakra.

  • Riprendi il contatto con la natura: Il primo consiglio sembra semplice ma in realtà non lo è per i tanti che vivono in una città in cui è spesso difficile anche solo “accorgersi” della presenza della natura. Infatti per riequilibrare il primo chakra è bene riprendere il contatto con la natura. Se si vive in città basterà recarsi in un bel parco o, perlomeno, in un giardino ampio. Qui prenditi un momento per te, da solo o da sola, lasciati sfiorare dal vento e concentrati sui rumori naturali. Lasciati cullare dal cinguettio degli uccellini o, se sei al mare, dalle onde. Dedicati alla meditazione del radicamento.
    Basterà sedersi in un luogo comodo: direttamente sul prato, sulla terra, sulla sabbia appoggiati ad un albero… ora appoggia le mani per terra o tienile sopra le ginocchia con i palmi rivolti verso l’alto e concentrati sulla respirazione.
  • La posizione dell’albero: è la più consigliata tra quelle che puntano sull’equilibrio: devi sostanzialmente stare in equilibrio su una gamba, da mantenere tesa e forte, mentre l’altra gamba è sollevata con la pianta del piede appoggiata sul polpaccio della prima.
    Il centro di gravità in questo asana si concentra tutto sul bacino, contribuendo così a stabilizzare il corpo e aumentare la consapevolezza di sè.
  • Asana Sukhasana: anche detta “posizione facile” dello yoga, è la più indicata per lasciarsi andare e recuperare fiducia in se stessi e nel mondo allontanando la fiducia. Per farla siediti con le gambe incrociate, un piede sotto l’arto opposto e le ginocchia ben allargate, tanto da formare un triangolo perfetto. Rimani qualche minuto e respira profondamente.
  • Asana Balasana: è la posizione yoga più indicata per farti sentire il sostegno della terra. Mettiti in ginocchio con alluci ben uniti. Le natiche sono ben appoggiate sui talloni. Concentrati sulla respirazione: espira con calma e posiziona il busto tra le due cosce, distendendo le braccia in avanti sempre mantenendo i palmi delle mani rivolte verso l’alto.

Crediti foto di copertina: Photo by Надя Кисільова on Unsplash