Quarto chakra: cos’è e gli esercizi per attivarlo 

Home / Quarto chakra: cos’è e gli esercizi per attivarlo 

Il quarto chakra è conosciuto come chakra del cuore ed è associato al sistema circolatorio, al plesso cardiaco, ai polmoni e all’intera zona del petto. Essendo il “chakra del cuore” non può non essere collegato anche a tutto ciò che riguarda le relazioni, i rapporti umani, la percezione anche per questo corrisponde al senso del tatto.

Quella dei chakra è una sfera ancora poco conosciuta e di cui si parla poco ma è fondante nella pratica di discipline come lo yoga come abbiamo già affrontato in questo articolo.

Cosa sono i chakra

La parola “chakra” deriva dal sanscrito e può essere tradotta con ruota o vortice. I chakra, infatti, sono centri energetici e di forza che si trovano nel corpo umano. I chakra principali sono 7 ma in realtà ce ne sono a migliaia.

I 7 chakra principali si associano ad un colore, una simbologia particolare, ad un organo del corpo ma anche ad una pietra. Ognuno è solitamente associato ad emozioni, sensazioni, funzionalità mentali e spirituali.

Il quarto chakra: cos’è e dove si posiziona

Come detto il quarto chakra è al centro del petto, in corrispondenza del cuore. La ghiandola endocrina collegata a questo chakra è il timo, quella responsabile del sistema immunitario.

Il suo significato: pietra, elemento, colore

Il nome del quarto chakra è “Anahata” e significa “non colpito”. Si riferisce infatti al cuore che batte senza che nulla lo contrasti o interferisca con il suo pulsare, senza il nostro volere e senza sosta. Il colore associato è il verde ed il suo elemento è l’aria.

Essendo legato alla percezione, questo chakra non può non essere collegato al senso del tatto qui inteso, oltre che letteralmente, anche come il modo in cui la persona si sente “toccata”, cioè il modo in cui esercita la sua sensibilità e come instaura le relazioni con il resto del mondo.

Per questo le funzioni principali del quarto chakra sono l’amore, la compassione, l’empatia, la pazienza, la generosità e l’umiltà. L’elemento naturale chiave è l’aria. Per questo il terzo chakra assume anche il significato di trasformazione, guarigione di sé e degli altri ed è associato alla nostra capacità di sentire l’amore puro e incondizionato, di entrare in sintonia a livello empatico con tutto ciò che esiste e di coglierne la bellezza.

I disagi del disequilibrio del quarto chakra

Come abbiamo scoperto negli articoli precedenti relative ai chakra, (disponibili qui) i chakra possono bloccarsi e cioè mostrare una disarmonia. Come capirlo? Basta analizzare il nostro modo di vivere il rapporto con il prossimo, il grado di empatia e di apertura al mondo. In presenza di un quarto Chakra bloccato spesso si è scostanti, non ci si fida degli altri e si fa molta fatica a lasciarsi andare.

Si può addirittura arrivare ad alcune forme di depressione: si arriva a pensare che non si è degni dell’affetto altrui e si prova ansia. Ci si chiude a riccio fino ad arrivare a non provare più emozioni forti ed empatia.

Anche se “iperattivo” non va bene e ha bisogno di essere bilanciato. In questo caso si arriva a non amare nè aiutare in maniera disinteressata. Lo si fa in modo egoistico solo per fortificarsi all’interno della relazione e ottenere qualcosa in cambio.

Tra i problemi fisici legati ad un funzionamento disarmonico del quarto Chakra vi sono:

  • asma
  • ipertensione
  • problemi cardiaci
  • problemi polmonari.

Come riequilibrarlo

Uno dei modi più immediati per iniziare un riequilibrio di questo chakra consiste nella meditazione sdraiati per terra a occhi chiusi e col capo rivolto a est, con l’ausilio di cristalli di rocca appoggiati su parti di pelle nuda.

Come sbloccare il quarto chakra: le asana yoga principali

Tra le asana yoga principali per sbloccare questo chakra si trovano:

Uttanasana: il piegamento in avanti in piedi
Gomukhasana: la posizione del muso di vacca
Bhujangasana: la posizione del cobra
Dhanurasana: la posizione dell’arco.

Crediti foto copertina: Okan Caliskan da Pixabay.