Raffreddore: i rimedi naturali per tornare a respirare

Home / Raffreddore: i rimedi naturali per tornare a respirare

Uno dei disturbi più diffusi in inverno, il raffreddore può essere interpretato come un bisogno del corpo di depurarsi, di cacciare le impurità e fare entrare aria nuova.

Ecco come si può prevenire con lo yoga e con alcuni metodi naturali.

Come prevenire e cacciare il raffreddore con la tecnica della Lota

Esiste una tecnica antica praticata da millenni che fa parte dell’hatha yoga che è in grado di purificare in profondità le vie nasali. S tratta del Jala neti, utile sia a prevenire il raffreddore sia a ridurre i sintomi, se già in atto. È una tecnica molto semplice che chiunque può realizzare a casa con uno strumento imitato anche da tante aziende occidentali reperibile solitamente in farmacia o online: la Lota. Oltre a questo strumento, dotato di beccuccio e, in origine, in porcellana, occorrono acqua, sale marino, una bacinella e una spugna.
Si tratta di un lavaggio nasale che si effettua con il passaggio di acqua salata tiepida da una narice all’altra. Ecco come fare: riempi la Lota con acqua tiepida e salata, posizionati sopra ad una bacinella o direttamente sul lavandino. Inclina la testa piegandola a sinistra, per versare l’acqua nella narice destra (l’acqua fuoriesce dalla narice sinistra). Lo stesso procedimento viene ripetuto anche dall’altro lato. Al termine si espelle delicatamente tutta l’acqua. Con lei si riuscirà ad espellere anche tutto ciò che ostruisce le narici: polveri sottili e muco.

Altri rimedi naturali e la loro base scientifica

Di generazione in generazione sono state tramandate tante tecniche naturali per prevenire il raffreddore. In realtà alcune di esse non poggino su solide basi scientifiche. È il National Center for Complementary and Integrative Health (Nih) statunitense a dirlo in un suo studio, ripreso in questo articolo di Wired. Ecco brevemente quali hanno effetti dimostrabili scientificamente e quali no. Tuttavia si consiglia sempre di consultare il proprio medico prima della loro assunzione.

  • La vitamina C: è essenziale al buon funzionamento del nostro organismo (e una sua carenza può portare allo scorbuto). In realtà la assumiamo in abbondanza se prediligiamo una dieta ricca di frutta e verdura. Il suo regolare consumo contribuisce, anche se solo modestamente, ad attenuare alcuni dei sintomi influenzali ma non se assunta dopo aver già sviluppato la malattia.
  • Lo zinco: secondo una meta-analisi del 2015 l’assunzione di zinco per via orale può aiutare a ridurre la durata di alcuni sintomi influenzali. Questo se assunto entro 24 ore dalla comparsa dei sintomi e per un periodo che sia inferiore alle due settimane. Non sembra invece avere effetti su altri sintomi come febbre e mal di testa. Attenzione però: può inoltre interferire con l’assorbimento di alcuni farmaci come gli antibiotici, inoltre l’Nih sconsiglia la somministrazione intranasale di zinco dato che sembra poter causare la perdita (anche irreversibile) dell’olfatto.
  • L’echinacea: è diventata sempre più celebre a causa del diffondersi dell’epidemia di Covid. Si tratta di una pianta i cui dati scientifici sull’organismo risultano ancora poco chiari o contraddittori tuttavia non sono noti effetti avversi (tranne alcuni casi di allergia).
  • I probiotici: Più volte abbiamo affermato che un buon funzionamento dell’apparato digestivo e una corretta proliferazione di batteri “buoni” nell’intestino contribuiscono a rafforzare il sistema immunitario. Infatti secondo diversi studi l’assunzione combinata di probiotici e vitamina C può aiutare a prevenire l’infezione delle alte vie respiratorie specialmente nei bambini in età prescolastica. È la cosiddetta “flora batterica”, che ci aiuta ad esempio a combattere alcune infezioni provocate da agenti patogeni.

Scopri altri modi per prepararti all’inverno con lo yoga qui.

Crediti foto copertina: