Il terzo chakra è conosciuto anche come chakra del plesso solare e si trova nella zona della pancia, più o meno all’altezza dell’ombelico, tra questo e lo sterno. Rappresenta l’individualità e la percezione di sé stessi. Per questo si dice che sia il centro del nostro potere personale, dell’autorità e del proprio valore di sé.
Quella dei chakra è una sfera ancora poco conosciuta e di cui si parla poco ma è fondante nella pratica di discipline come lo yoga come abbiamo già affrontato in questo articolo qui.
Cosa sono i chakra
La parola “chakra” deriva dal sanscrito e può essere tradotta con ruota o vortice. I chakra, infatti, sono centri energetici e di forza che si trovano nel corpo umano. I chakra principali sono 7 ma in realtà ce ne sono a migliaia.
I 7 chakra principali si associano ad un colore, una simbologia particolare, ad un organo del corpo ma anche ad una pietra. Ognuno è solitamente associato ad emozioni, sensazioni, funzionalità mentali e spirituali.
Cos’è e dove si posiziona
Il terzo nome in sanscrito è “manipura“, che può essere tradotto come “città del gioiello”, in quanto Mani significa “gioiello” o “gemma” e Pura significa “dimora”. Come detto, il terzo chakra, posizionato all’altezza dell’ombelico, è quello che rappresenta l’individualità: è infatti la sede della determinazione, della forza di volontà, del potere personale e della fiducia in sé stessi. Gli organi associati al chakra manipura o terzo chakra sono: lo stomaco, il pancreas, il fegato, la cistifellea, la milza e l’intestino tenue, denti e unghie. Il senso corrispondente è l’olfatto.
Il significato del terzo chakra e la sua simbologia
Le funzioni principali del terzo chakra sono l’azione, la volontà, il potere e l’affermazione personale. Il suo elemento è il fuoco: infatti racchiude la forza e la capacità di trasformare la materia in energia. La zona dell’ombelico è associata alla sede dell’ego ed è connessa con la realizzazione dei propri desideri. Qui sta la sede dell’intuito, dell’istinto e dell’accettazione dei bisogni. Le qualità che lo caratterizzano sono la sicurezza, la spontaneità, l’individualità e la collaborazione. Il suo simbolo comprende, andando dall’esterno all’interno, un fiore a dieci petali con inscritto un triangolo a punta in giù. Il colore associato al terzo chakra Manipura è il giallo.
I disagi del disequilibrio del terzo chakra
l funzionamento disarmonico di Manipura può portare problemi al sistema digestivo (ulcera, gastriti), ernia iatale, ai denti e alle gengive, diabete, depressione, cirrosi, iperattività, aggressività ed egocentrismo. Se c’è un funzionamento eccessivo di questo chakra, dal punto di vista psicologico si manifestano prepotenza e ipercriticismo, si è dominati dalla competitività e dalla sete di potere.
Al contrario, se c’è un funzionamento insufficiente, si manifesta isolamento, scarsa fiducia nelle proprie possibilità, sentimento di impotenza, inadeguatezza, nervosismo.
Come sbloccarlo con lo yoga: le asana principali
Le asana principali per riattivare il terzo chakra sono:
- la posizione del bambino o Balasana o Child pose: è una posizione che induce un grande senso di riposo. Inoltre aiuta a rilassare le ghiandole surrenali affaticate da un periodo di tristezza. Per farla: siediti sul tappetino e portati in ginocchio, appoggia le mani a terra lontane il più possibile dalle ginocchia flettendo il busto in avanti. Non sforzare.
- Phalakasana o plancia: è il classico “plank” oggi tanto utilizzato anche in aerobica o fitness in generale. Stimola enormemente la nostra regione del plesso solare. Posiziona i palmi delle mani sotto le spalle, alla larghezza delle spalle; unisci i piedi e premi saldamente la parte superiore dei piedi nel terreno. Mantieni la colonna vertebrale lunga e piega leggermente il mento in modo da guardare il pavimento. Assicurati di non allungare eccessivamente il collo costringendolo a guardare troppo in avanti. Coinvolgi i glutei, il core, i quadricipiti e le braccia per mantenere il corpo in linea retta. Mantieni questa posizione da 30 secondi a un minuto, respirando in modo uniforme per tutto il tempo.
- Virabhadrasana III o Warrior III: mettiti in piedi sul tappetino, in Tadasana, la posizione della montagna. Chiudi gli occhi e immagina che dal cielo sceda un fascio di luce bianco che entra nel tuo corpo e attraversa tutti i tuoi chakra, dalla tua testa fino al suolo. Porta adesso il piede destro indietro, a circa un metro dal sinistro. Sposta adesso il peso del tuo corpo sulla gamba sinistra e trova il tuo baricentro. Continua a mantenere il bacino allineato frontalmente. Adesso distendi la gamba destra e sposta il busto in avanti, portando la gamba destra parallela al pavimento. Appena senti che il tuo corpo è perfettamente stabile e radicato sulla gamba a terra, allunga le braccia in avanti e portale in linea con la gamba dietro, mantenendo i palmi all’interno, uno verso l’altro.
- Dhanurasana o Bow Pose: inizia sdraiato a pancia in giù con le gambe distese dietro di te. Allunga le braccia all’indietro e afferra le caviglie o i piedi. Se non riesci a raggiungere le caviglie oi piedi, usa una cintura o una cinghia per aiutarti. Inspira e solleva la testa, il petto e le gambe dal pavimento mantenendo la vita ben salda. Inarca la colonna vertebrale come un arco piegandola all’indietro. Mantieni la posizione per alcuni secondi prima di espirare e abbassati di nuovo nella posizione iniziale. Ripetere cinque volte.
Crediti foto copertina: Photo by Eugene Chystiakov on Unsplash