Biodinamico:
Una parola che racchiude in se la filosofia di una vita ecosostenibile, in armonia con la natura e con gli esseri viventi, l’agricoltura biodinamica ad esempio sfrutta i cicli cosmici e lunari per determinare i ritmi ottimali per le coltivazioni e l’allevamento.
Storia
L’agricoltura biodinamica ha il pregio di avere alle spalle oltre 80 anni di storia, di ricerche, di pionieri, di agricoltori, studiosi e appassionati ad ogni livello. L’obiettivo ultimo è quello di poter fornire alimenti adatti a una umanità ed a un’ambiente planetario sempre in evoluzione. Riuscire ad aver cura della terra per aver cura dell’uomo e viceversa. In
queste pagine troverete notizie su questa avventura conoscitiva e produttiva vissuta sul crinale che divide una cultura positivista e limitata alla proiezione delle leggi minerali sul mondo dei viventi da quel mondo ampio e ancora tutto da sperimentare e dipanare che nasce dalla visione goethiana del mondo e della natura per svilupparsi nel metodo scientifico-spirituale iniziato da Rudolf Steiner.
Il Calendario
La biodinamica guarda alla terra come parte dell’universo ed è perciò soggetta alle sue leggi.
Maria Thun ogni anno elabora un “calendario delle semine”, che con la posizione della luna ed in base all’allineamento degli altri pianeti fornisce a noi agricoltori indicazioni agronomiche importantissime.
Essa ha scoperto, con ricerche che durano da oltre 20 anni, che la pianta sviluppa più o meno ognuna delle sue parti secondo la posizione della luna al momento della semina.
Seguendone la posizione, possiamo favorire lo sviluppo della parte che ci è più utile. Se ad esempio, vogliamo coltivare insalata, noi pianteremo il seme in giorno di foglie avendo interesse a quella parte della pianta; se al contrario coltiviamo carote, pianteremo in giorni di radici e così via.
I Preparati Biodinamici
Essi appartengono, se così si può dire alla parte dinamica della biodinamica. Possono essere considerati dei catalizzatori per stimolare i fenomeni vitali e naturali.
Sono otto. Due sono spruzzati sui campi direttamente e sei sono immessi nel cumulo per favorire e migliorare la formazione dell’humus.
Quelli che sono spruzzati, vanno riattivati mescolandone piccole quantità in grandi masse di acqua e con movimenti circolari alternati nei due sensi, attraverso un processo di “dinamizzazzione” che di fatto trasmette l’energia del preparato all’acqua poi spruzzata nel terreno o sulle foglie.
Sono:
Preparato 500 – letame di mucca da spruzzare dinamizzato sul terreno;
Preparato 501 – silice finemente triturata da spruzzare dinamizzato sulle foglie;
Preparato 502 – Achillea inserita nel cumulo biodinamico;
Preparato 503 – Camomilla inserita nel cumulo biodinamico;
Preparato 504 – Ortica inserita nel cumulo biodinamico;
Preparato 505 – Corteccia di quercia inserita nel cumulo biodinamico;
Preparato 506 – Tarassaco inserita nel cumulo biodinamico;
Preparato 507 – Valeriana inserita nel cumulo biodinamico;
Preparato 508 – Equiseto inserita nel cumulo biodinamico.
Il compost
Il compost nel suo stadio finale è humus , deve maturare sulla nuda terra per lavorare con essa, il cumulo deve avere piccole dimensioni per respirare e favorire lo sviluppo di tutti quei microrganismi che aggiunti nel terreno lo aiuteranno a migliorarsi; deve essere coperto di paglia per interagire con l’aria ed il cosmo, assorbendone l’energia sia per la sua formazione sia per la loro successiva cessione al terreno.
La diversità botanica
Non esistono piante cattive o infestanti.
In un terreno equilibrato ove le specie botaniche sono in armonia con loro e con la terra in cui vivono, non vi è prevalenza di nessuna di esse. Si inseriscono tranquillamente nel loro posto e concorrono a sviluppare e mantenere la vita nel terreno.
Al contrario nei terreni chimici dove si pratica la monocoltura senza rotazione ed in modo continuo, non abbiamo competizione ed autocontrollo con il conseguente sviluppo di pochissime specie a larghissima diffusione che costringono l’agricoltore a l’uso massiccio di sostanze chimiche che finiscono nel nostro organismo con il cibo che ingeriamo.
Fonti:
agricolturabiodinamica.it
biodynamic.it