Praticare yoga al mare o in un qualsiasi luogo naturale, ne aumenta l’intensità e ci induce uno stato di rilassamento più duraturo. Complice l’aria buona, il bel paesaggio, lo iodio che ci regala il mare, i gabbiani che, di passaggio, sembrano salutarci.
Come già sappiamo, lo yoga non è solo una pratica sportiva, anzi, coinvolge mente e corpo a creare un cerchio. Non solo aiuta a rinforzare i muscoli e le articolazioni ma anche il sistema immunitario e a raggiungere l’equilibrio ed il benessere interiore.
Al mare, ma anche in montagna, in campagna, davanti ad un lago, aumentano i benefici di una pratica millenaria che, già di per sé, realizzata in una palestra o a casa, dona tanto a chi la pratica con costanza.
Perché fa bene fare yoga al mare
Sole, rumore delle onde, brezza fresca, contatto diretto dei piedi nudi con la sabbia: tutto ciò ci permette di entrare subito in confidenza e di immergerci nell’elemento naturale diventando un tutt’uno. Per questo praticare yoga al mare aumenta i suoi benefici. Oltre allo iodio, fondamentale per depurarci e per il benessere del nostro sistema respiratorio che il mare ci regala soprattutto al mattino presto e alla sera.

Consigli per praticare yoga al mare
Ecco alcuni consigli utili.
Yoga al mare: il posto giusto e il momento migliore
In qualsiasi momento dell’anno ed in qualsiasi situazione climatica, la scelta del posto giusto è fondamentale per praticare yoga.
Il consiglio è sempre quello di scegliere un luogo quanto più possibile:
- fresco
- silenzioso
- appartato
- nè caldo nè freddo
- abbastanza ampio (che permetta di muoversi agevolmente attorno al tappetino)
- sicuro (non su una vetta a strapiombo!)
- comodo (lo scoglio è bellissimo ma non comodo!)
Se si arriva a praticare yoga da tanto tempo, si possono scegliere anche luoghi più affollati e rumorosi e riuscire ugualmente a concentrarsi ma all’inizio è meglio cercare di rispettare il più possibile queste indicazioni.
Certo, trovare il luogo perfetto non è semplice. Non tutti hanno la fortuna di trovarsi in vacanza in una spiaggia incontaminata, con poche persone, silenziose…
La maggior parte delle volte dobbiamo fare i conti con vicini rumorosi, bambini che giocano a palla, sole cocente etc.
Il consiglio in questi casi è di prediligere gli orari in cui ci sono meno persone come la mattina presto o il calare del sole che sono anche le più adatte per evitare il massimo del picco delle temperature.
Cosa serve per praticare yoga al mare
Come detto, per godere al meglio dei benefici dello yoga al mare, si consiglia il contatto diretto con la sabbia sotto mani e piedi. Tuttavia, quando si sta seduti o quando ci si deve sdraiare può non essere comodo avere granelli di sabbia in tutto il costume. Inoltre non sempre la sabbia è fine e regolare: in caso di spiaggia di sassolini un tappetino è d’obbligo. Si può facilmente usare quello stesso da spiaggia, anche in paglia, oppure optare per un bell’asciugamano ampio. In commercio esistono anche tappetini antiscivolo e impermeabili per praticare anche a ridosso delle onde del mare…
Yoga: quali Asana praticare al mare
In realtà la risposta a: “quali asana praticare al mare?” è: “tutte!” Anche se una delle più adatte e “affascinanti” da praticare in un luogo naturale come il mare è di certo il Saluto al sole (Surya Namaskara), perfetta se eseguita al mattino presto perché conferisce maggiore elasticità del corpo, riattiva il metabolismo e riempie di energia per affrontare la giornata. Un ringraziamento al sole e a tutta la Terra splendida che ci circonda.
Il Saluto al sole praticato al mare al mattino ha il potere di riempirci di bellezza.